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    Le telecamere denunceranno chi usa il cellulare in auto

    Le telecamere denunceranno chi usa il cellulare in auto

    10 Giugno 2014

    All’annuale IEEE Computer Vision/Pattern Recognition Conference, una tecnologia mobile che trasforma il proprio smartphone in un assistente di guida ed una tecnologia in grado di rilevare chi utilizza il cellulare alla guida.



    Gli scienziati Xerox condividono le innovazioni che permettono ai computer di vedere, pensare e aiutare gli esseri umani a svolgere il proprio lavoro. Tra le innovazioni presentate alla IEEE Computer Vision/Pattern Recognition Conference, una tecnologia mobile che trasforma il proprio smartphone in un assistente di guida e un imaging technology in grado di rilevare la presenza su strada di conducenti che scrivono sms al volante.

    Queste ed altre interessanti tecnologie sono in questi giorni presentate da esperti riuniti al Columbus Convention Center in Ohio, una conferenza costantemente focalizzata a colmare il divario tra la realtà e la spettacolare rappresentazione di Hollywood dell’intelligenza artificiale.

    La IEEE Computer Vision/Pattern Recognition Conference, conferenza annuale sui modelli di riconoscimento e computer vision quest’anno coinvolge e attira a sé gli scienziati di tutto il mondo per lavorare su nuovi metodi innovativi nel settore della computer vision, un ramo dell’informatica che consente alle macchine di “vedere” e dare un senso al mondo, estendendo e talvolta superando le capacità umane.

    Tra le ricerche Xerox presentate quest’anno alla conferenza c’è appunto una tecnologia di rilevamento dell’uso del telefono cellulare da parte dei conducenti in autostrada, sviluppata a causa di questo malcostume pericoloso che ha un forte impatto sulla sicurezza pubblica. Gli scienziati Xerox stanno lavorando a un sistema di videosorveglianza per autostrade che sfrutta la tecnologia di riconoscimento del modello per rilevare se un automobilista utilizza un telefono cellulare.

    E non è finita qui, trasformare lo smartphone in un coach di guida personale è uno degli obiettivi dei ricercatori di Webster con il loro progetto di computer vision che potrebbe trasformare gli smartphone in assistenti di guida. Utilizzando la tecnologia di rilevamento facciale, infatti, il telefono potrebbe stimare la direzione dello sguardo del guidatore e rilevare il suo grado di distrazione.

    Tra le altre interessanti ricerche presentate da Xerox ci sono anche:

    ◾Rendere le immagini più accattivanti – I ricercatori di Xerox in Europa e dell’Università di Harvard stanno cercando di identificare il punto di interesse degli essere umani quando guardano una immagine. Comprendere questo elemento grafico consentirà agli illustratori di elaborare immagini di grande effetto, oltre a predire dove si tenderà a volgere lo sguardo di fronte ad una scena, un’immagine o un gioco.

    ◾Dare un valore ai big data nella computer vision – firma digitale; immagini e video costituiscono il 90 per cento del traffico internet attuale. Per esplorare e utilizzare questa enorme quantità di dati bisogna realizzare una tecnologia in grado di analizzare automaticamente un’immagine e creare un’unica ‘visual signature’ per distinguerla dalle altre immagini. Lo Xerox Research Centre Europe (XRCE) ha inventato una metodologia brevettata che crea tali “signature” in modo estremamente solido e compatto, superando gli attuali metodi di acquisizione per la complessa classificazione di queste immagini, come per esempio il riconoscere la marca e il modello di una autovettura.

    ◾Piccione o colomba? Elaborare domande specifiche per supportare complessi incarichi di crowdsourcing* – Il crowdsourcing è spesso utilizzato come forum per individuare soggetti in grado di classificare le immagini, ma, quando si tratta di immagini appartenenti a settori specifici, trovare un esperto classificatore (come per esempio ornitologi per identificare le specie di uccelli), diventa una sfida notevolmente difficile dato che è raro trovare tali esperti su piattaforme di crowdsourcing. Per assistere quindi i soggetti meno esperti, i centri di ricerca Xerox in Europa e India hanno progettato un sistema in grado di garantire un primo filtro che propone un numero molto limitato di categorie tra cui scegliere. Inoltre, il sistema include automaticamente domande specifiche che permette di scoprire i classificatori inaffidabili garantendo così la qualità dell’etichettatura.


    Xerox svolge attività di ricerca nel settore della computer vision presso i propri centri a New York e in Francia. Xerox Innovation Group collabora anche con le migliori istituzioni accademiche del mondo, tra cui l’Università di Oxford, l’Università di Harvard, l’Istituto nazionale francese per la ricerca in Informatica (INRIA), il Massachusetts Institute of Technology, il Carnegie Mellon, l’Università dell’Illinois a Urbana- Champaign, l’Università di Penn State, Notre Dame e l’Università del Maryland.





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